e quando voli...
guardi il mondo dall'alto. dall'alto in basso direi io, con quel po' di saccenza del 'oh voi genti che siete costrette a solcare il terreno umido fangoso roccioso scivoloso di madre terra, io che faccio di padre cielo il mio mondo'. poi ti accorgi che le zampette per atterrare su di un ramo o anche solo per saltellare su madre terra le hai e allora lo fai. perchè non farlo? ricordiamoci sempre che tutto cio che abbiamo è ciò che ci serve. quindi se abbiamo le zampette, usiamole!
usiamole per esplorare il mondo, per prenderci il tempo per noi stessi e cambiare velocità. non siamo automobili che hanno il cambio delle marce (ormai ci sono quelle automatiche ma devo ancora decidere se le preferisco o meno, concettualmente almeno) ma la velocità la possiamo variare ugualmente. nel passeggiare guardi il cielo e ti accorgi che sei tutt'uno con il padre e la madre. il cielo e la terra. e pensi. e ti ascolti. piu ti ascolti e meno pensi. semplicemente cammini. una zampetta dopo l altra con lo sguardo all'orizzonte e al cielo sopra e intorno a te.
abbiamo ali di ogni tipo, della fantasia, della realtà e dei sogni. e ognuna di queste ali (comunque ne possiamo avere infinite) ci fa trasmutare la realtà per renderla come la vogliamo, per renderla NOSTRA e non di altri. O da altri indotta. e dove sta l'attrezzo qui? trovarlo è semplice...è nel sorriso e nell'accogliere il flusso trasformandolo in amore. ci sono infinite possibilità. brilliamo!
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