e quindi?
quindi cosa? quindi cosa direte voi e mi dico anche io. Forse. Persevero con le domande solo perchè qualcuno ha detto che il saggio è colui che ha le domande non le risposte. o forse no o forse in parte. O forse mi piace di fare il saggio. il fatto è che ci dimentichiamo di sorridere. Se si rompe la lampadina della luce della mia automobile magari mi stranisco. E mi dimentico che ho una macchina. Non è difficile da afferrare come concetto. tutto questo solo per introdurvi il posto in cui ho scattato la foto: un sottopasso. I sottopassi di per sé tendono a richiamare alla memoria cellulare (queste cellule, benedette cellule, vogliamo un attimo riprogrammarci o sostituire memorie pseudo dannose con memorie di gioia e creatività?) posti umidi, maleodoranti, cupi, chissà frequentati da chi (notiziona: da bipedi che passano). Un sottopasso sull'aurelia. Un sottopasso. Una trafficata strada. e ...ARTE.
Una visione. Creatività.
vedere dio. già è 'vedere' e non 'guardare'. differenza abissale. un numinoso che abbiamo tutti dentro di noi. e per quanto possiamo ostinarci a volerlo portare fuori, a renderlo irraggiungibile per noi poveri miseri sciatti umani , dio esiste e si diverte. E balla e danza e si lascia andare. in uno dei posti piu musicalmente demonizzati. L altro siamo noi, l altro che vediamo siamo noi stessi, e se vediamo dio nell altro vediamo dio in noi. e allora sorridiamo, sorridiamo come lui fa. non lasciamo l amarezza del 'ti somigliava tanto però'. lasciamo il però e sorridiamo.
quindi..cosa vogliamo fare?
vedere dio. già è 'vedere' e non 'guardare'. differenza abissale. un numinoso che abbiamo tutti dentro di noi. e per quanto possiamo ostinarci a volerlo portare fuori, a renderlo irraggiungibile per noi poveri miseri sciatti umani , dio esiste e si diverte. E balla e danza e si lascia andare. in uno dei posti piu musicalmente demonizzati. L altro siamo noi, l altro che vediamo siamo noi stessi, e se vediamo dio nell altro vediamo dio in noi. e allora sorridiamo, sorridiamo come lui fa. non lasciamo l amarezza del 'ti somigliava tanto però'. lasciamo il però e sorridiamo.
quindi..cosa vogliamo fare?
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